martedì 5 giugno 2012

Pd e governo Monti, l'abbraccio mortale

 
Basterebbe l'ultima trovata del ministro della Giustizia, Paola Severino, che ha lanciato la davvero poco brillante idea di utilizzare i detenuti "non pericolosi" per la ricostruzione delle zone terremotate in Emilia, a far capire a chiunque che questo governo non è in grado di fare un tubo, a parte la gestione ragionieristica della contabilità (e se le ideone sono queste, è anche meglio così). Ma basta che qualcuno del Pd, come Stefano Fassina, dica due o tre cose piuttosto ragionevoli, tipo anticipiamo le elezioni a ottobre che con questi non si va da nessuna parte, che subito il resto del partito insorge: l'appoggio a Monti è incondizionato fino al 2013, come un dogma, una parola d'ordine, un totem.
La domanda sorge spontanea: ma l'attuale vertice del Partito vuole governare il paese o preferisce fare da stampella a questi tecnici dalla gaffe facile e dalle esternazioni risibili, in attesa che la destra si ricompatti e li batta di nuovo?
Misteri.

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