martedì 13 marzo 2012

Il cattivo Joseph Kony e gli orrori della religione

In questi giorni sul web il cattivo numero uno si chiama Joseph Kony. E' il leader dei ribelli ugandesi, ricercato dalla giustizia internazionale dal 2005 per crimini di guerra ed è tristemente famoso soprattutto perché i suoi miliziani rapiscono i bambini, costringendoli a fare i soldati e le bambine, destinandole ad una vita di schiave del sesso. Un video postato su YouTube da un'associazione che chiede la sua cattura è stato visto in pochi giorni da oltre 76 milioni di persone e l'ashtag #stopkony è uno dei più popolari su Twitter.
Dall'86, anno in cui è iniziata la rivolta, in Uganda ci sono stati circa due milioni di sfollati e almeno 66 mila bambini costretti a imbracciare le armi per sostenere i ribelli. 
Il gruppo di Kony si chiama Lord's Resistance Army o LRA (ovvero l'esercito di resistenza del Signore, un nome un programma), una banda di attivisti che promuove un sincretismo pseudo-cristiano, nota per le atrocità che commette contro i civili, tra cui omicidi, mutilazioni, stupri e in alcuni casi anche cannibalismo. Kony stesso è un convinto credente: la domenica prega il dio dei cristiani, recitando il rosario e la Bibbia, ma osserva anche il venerdì, come i musulmani. Festeggia il Natale, ma rispetta anche il digiuno di 30 giorni durante il Ramadan e proibisce che si consumi carne di maiale.
Il perfetto esempio di quello che ha prodotto l'evangelizzazione colonialista nel continente africano. Mostri.

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