lunedì 3 ottobre 2011

L'opposizione che salva il governo. In un rapporto la triste (e già ben nota) verità

Anticipato da Repubblica, è da oggi on line il rapporto di Openpolis, associazione indipendente che si occupa di politica (c'è ancora qualche illuso che lo fa, dio lo benedica), che certifica dati alla mano quello che su questo blog vado nel mio piccolo sostenendo da tempo: Berlusconi e la sua corte di inguardabili accattoni sono ancora in sella grazie anche all'opposizione più becera del mondo, fatta di ex comunisti che tifano per Confindustria, di ex democristiani che ancora non hanno deciso da che parte stare (è un problema irrisolto da una sessantina d'anni), di radicali che hanno perso il senso della misura (ma non quello dei soldi) e del partito del magistrato-contadino, che avrebbe fatto meglio a non cambiare lavoro (restando a fare il magistrato, ma anche il contadino). Nella XVI legislatura, su un totale di 14.494 votazioni, in ben 5.098 (il 35%) la maggioranza, la più ampia della storia repubblicana, è stata salvata dalle assenze delle opposizioni. 
La collezione di figurine di merda si arricchisce di nuovi particolari. Tutti i deputati e i senatori dell’opposizione hanno contribuito almeno una volta a “salvare la maggioranza”. Indovinate chi c'è al primo posto? L'amico Pier Luigi Bersani con 2.306 salvataggi, mentre Antonio Di Pietro, il duro e puro dell'antiberlusconismo è buon terzo con 2.019 assist al governo del bunga-bunga. Seguono altri squallidi personaggi come il lider maximo D'Alema, il boy-scout che si è mangiato tutte le merendine della gita Fioroni, lo zi' prete Franceschini.
Al Senato è in testa lei, la ex pasionaria del Partito Radicale (aridatece Cicciolina), Emma Bonino, assente in ben 1.331 votazioni nella quali la maggioranza si è salvata.
La ridicola legge sull'Alitalia (che ha bloccato la vendita ad Air France per regalarla alla solita cordata di imprenditori de noantri), lo schifoso provvedimento razzista per la lotta all'immigrazione clandestina,  la penosa riforma della Pubblica Amministrazione del ministro Brunetta, il magna magna degli appalti per l'Aquila e, soprattutto, quello schifo di scudo fiscale, non sarebbero mai diventati legge senza l'aiutino dei pagliacci del centro-sinistra. Perché in fondo, quelle leggi, le avrebbero fatte anche loro.
Scaricare per credere.

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