venerdì 7 ottobre 2011

Il "complotto" di Pisanu e Scajola è da brivido horror.

Nel giorno in cui torna in edicola il Male, piove davvero e non solo cazzi. Il nostro premier ormai al delirio vaneggia di gnocche e siccome ormai qui da noi ha qualche difficoltà di movimento nel reperire la materia prima, vola in Russia a festeggiare il compleanno dell'amico Putin, che sicuramente avrà organizzato già da tempo il puttanificio di accoglienza. Nella totale assenza di qualunque iniziativa dell'opposizione (ormai in strada ci si scende a macchia di leopardo contando sulla buona volontà dei movimenti, quelli del Partito Democratico non si sporcano più la giacchetta da tanto tempo), cercano di rialzare la testa quelli che sono stati sempre i peggiori di tutti, i DEMOCRISTIANI. Quindi è venuto il momento di rispolverare il buon Karl Marx, quantomeno nella sua fantastica massima secondo la quale "la storia si ripete sempre due volte: la prima volta come tragedia, la seconda come farsa". 
Infatti, dopo essere sopravvissuti a cattivoni del tipo di Andreotti, Fanfani, Rumor, Forlani e altri mostri del biancofiore, oggi si fanno avanti due comici, Beppe Pisanu e Claudio Scajola. Vittorio Feltri, che non è l'ultimo arrivato, ci dice di non prenderli sotto gamba perché "rappresentano una minaccia seria nell'arte di pugnalare alle spalle, sono democristiani", ed è tristemente vero. 
Solo che, dio mio, qualcuno ha presente Pisanu e Scajola? Sembrano usciti direttamente dal bar di Guerre Stellari. Il primo, che sembra tanto un simpatico vecchietto, ha 74 anni ed è passato indenne fra i miasmi della Prima Repubblica, a partire da quando, sottosegretario di Stato al Tesoro nei governi guidati dal "coniglio mannaro" Arnaldo Forlani, fu costretto a dimettersi per lo scandalo P2 e per il crack del Banco Ambrosiano. E' stato al governo con Spadolini, Craxi e De Mita e poi, quando nel 1994 la Dc fu sciolta sostanzialmente dai carabinieri, è salito subito sul carro di Silvio Berlusconi dove è rimasto con alterne fortune (ma con la poltroncina assicurata) fino all'altroieri. Oggi, messo giustamente da parte come il vecchio che è (è vero che è coetaneo di Silvio, ma Silvio è il padrone, mica un dipendente che girando come una banderuola si è fatto comunque otto legislature a carico della collettività), decide di fare sentire la sua voce: "Questo governo è inadeguato, ma lo sarebbe anche uno di centrosinistra". Morale, aridatece il potere a noi vecchi mandarini. 
L'altro è diventato una macchietta internazionale, il paradigma della scemenza quando disse (chissà suggerito da quale genio della comunicazione) che l'appartamento al Colosseo gli era stato comprato a sua insaputa o quando, dopo aver salvato il posto da Ministro dell'Interno nonostante la macelleria del G8 di Genova, è stato poi costretto a dimettersi perchè aveva dato del rompicoglioni al professor Marco Biagi, ucciso dalle Br. E' a tutt'oggi una delle persone più prese in giro del paese, il sinonimo di chi fa carriera senza alcun merito (è il figlio del fondatore della Dc di Imperia), e da bravo democristiano si è fatto anche un paio di mesi di carcere (anche se poi è stato assolto).
Silvio, torna presto dalla Russia. Ci manchi.

Nessun commento:

Posta un commento