giovedì 7 luglio 2011

Santa la guerra. La Lega azzittita, passa il rifinanziamento di tutte le missioni. In Afghanistan la Nato fa strage di donne e bambini

Viva la guerra, sempre santa la guerra. Dopo la morte dell'ennesimo militare italiano in Afghanistan sembrava che i leghisti non fossero più tanto d'accordo a giocare con le bombe e i soldatini. "Costano troppo e poi muoiono", aveva commentato con lo stile barbaro che lo contraddistingue il leader del "celodurismo". Vista anche la crisi economica e i tagli che si stanno per abbattere sulla testa dei soliti noti (leggi dipendenti pubblici e privati e pensionati), le centinaia di milioni di euro gettati nel secchio della spazzatura per finanziare il Risiko de noantri magari avevano fatto vergognare qualcuno. Non il nostro amato presidente, Giorgio Napolitano, il quale ci tiene proprio tanto a fare la guerra. Dice che non è vero che è incostituzionale e che ce lo impongono gli impegni con l'Onu e con la Nato. E non è mica vero.
Si può discutere sull'opportunità o meno dei nostri interventi in Afghanistan e Libia, ma restano comunque uno strappo alla nostra Carta Costituzionale (qualcuno davvero crede alle missioni di pace?) e non ce li impone davvero nessuno, visto che sono tanti i paesi della Nato che hanno rifiutato la guerra, ora in Iraq, ora in Afghanistan e adesso in Libia, senza che nessuno mettesse lontanamente in discussione la loro fedeltà agli Stati Uniti. Noi invece c'eravamo sempre e anche stavolta ci restiamo.
Ieri Napolitano ha riunito il Consiglio di Difesa, riunione dalla quale è uscita una specie di velina nella quale si annunciavano "ridefinizioni" nel segno del risparmio. Il solito bluff. Oggi il governo, con la Lega come al solito ormai ridotta al silenzio, ha approvato al volo il rifinanziamento. Il ministro La Russa ha detto che ci ha fatto risparmiare un sacco di soldi, visto che nel primo semestre del 2011 le missioni all'estero ci sono costate 811 milioni e nel secondo semestre solo 694, grazie soprattutto al ritiro dei nostri 700 soldati in Libano (l'unica vera missione di pace) e alla scommessa che in Libia finirà tutto entro il prossimo 30 settembre. Restano comunque quasi un miliardo e mezzo di euro spesi ogni anno per i militari all'estero. Provate a immaginare cosa ci potrebbe fare.
Mentre a Roma i nostri politici facevano quadrato attorno al presidente (l'onore è salvo!), in Afghanistan un aereo della Nato (cioè un prodotto dei nostri soldi) ha fatto strage di donne e bambini. Viva la guerra, sempre santa la guerra.

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