mercoledì 13 aprile 2011

La Lega svizzera vuole cacciare noi italiani. Si è sempre meridionali di qualcuno.

In "Così parlò Bellavista", versione cinematografica del libro di Luciano De Crescenzo, c'era una battuta memorabile. Nel palazzo del professore, in pieno centro a Napoli, vive anche un manager milanese che viene guardato con sospetto da tutti i condomini che raccontano su di lui le peggiori stranezze. Fino a quando De Crescenzo, incontrandolo in ascensore, gli chiede a bruciapelo: "Ma è vero che lei fa colazione con il tè e non con il caffè?". E quello: "Ma no... quella è mia moglie che è tedesca". Risposta: "Già, si è sempre meridionali di qualcuno". 
L'ho trovata perfetta per descrivere quello che succede al confine fra il varesotto e il Canton Ticino, dove la Lega svizzera vuole che vadano "fora da 'i ball"  proprio i padani. Pensate che gusto, alla frontiera, vedere i lumbard cacciati via "calci nel culo" al grido di "terroni!". Certe cose non hanno prezzo.

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