venerdì 21 gennaio 2011

La tragicommedia di Silvio e dei suoi sponsor cattolici.

Io non so perché, ma come al solito in tutto questo enorme casino di bunga bunga, prostitute minorenni e non, buste di denaro che vanno e vengono, con intercettazioni impietose che descrivono la tragedia di un anziano uomo ridicolo, la figura peggiore la fanno sempre i preti.
Che l'amico Silvio Berlusconi fosse un puttaniere che si fa procacciare la merce da coloro che frequentano certi ambienti, lo sanno anche i bambini e ormai da tantissimi anni. Almeno dal 1986, quando la sera del 31 dicembre viene intercettata una sua telefonata a Marcello Dell'Utri nella quale il futuro leader dell'Italia si lamenta del fatto che lui, Confalonieri, e l'altro magnaccia doc Bettino Craxi non hanno ricevuto la prevista visita ad Arcore di due vallette di Drive In e che quindi per quest'anno non si scopa.
Solo un episodio, ma uno delle migliaia a disposizione di chiunque voglia davvero farsi un'idea di chi è colui che poi avrebbe il compito di trasmettere i valori cattolici nella vita politica- Eppure in questi anni mr. B. ce l'ha messa proprio tutta per dimostrare di che pasta è fatto, ma niente. Nè la corte del papa lavavetri, nè quella del papa nazista hanno mai fatto nulla per prendere le distanze da questo schifo, dove la vergogna non è certo il sesso mercenario (i cattolici hanno una morale molto elastica), ma la sistematica corruzione di potere. Come se poi, quei bonaccioni degli avversari di Silvio fossero davvero i cosacchi pronti ad abbeverare i loro cavalli nella piazza di San Pietro e lui l'ultimo baluardo della libertà, al quale è possibile perdonare tutto, perfino un bestemmione sparato per insultare proprio una suorina cattolica.
E così, fra i racconti di Ruby Rubacuori, Nicole Minetti e le altre dell'harem, i più penosi di tutti sono proprio papa Ratzinger, il quale denuncia il "senso di insicurezza" dovuto in primo luogo alla "precarietà sociale ed economica", che però è "acuita anche da un certo indebolimento della percezione dei principi etici su cui si fonda il diritto e degli atteggiamenti morali personali, che a quegli ordinamenti sempre danno forza", e  il presidente della Conferenza episcopale, cardinale Angelo Bagnasco, il quale ha detto che lunedì la Cei affronterà l'argomento.
Chiameranno un esorcista?

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